martedì 26 marzo 2024

 Fattoria Paradiso, il salotto culturale della Romagna

A poco più di venti minuti dalla meravigliosa costa Adriatica e a due passi dalla città di Cesena, sorge Bertinoro, piccolo centro di chiara origine medievale che negli anni ha legato il proprio nome ai vitigni tipici di questa zona tra cui l’Albana, il Barbarossa e il Pagadebit. In questi luoghi circondati da vigneti, boschi e folta vegetazione, si trova l’azienda Fattoria Paradiso, antica dimora romana, nel 1850 la villa padronale, fu acquistata dalla famiglia Pezzi, dove Mario Pezzi, iniziò l’attività vitivinicola. Zona vocata per la produzione di vino, Fattori Paradiso, già Castello Ugarte Lovatelli, si trova su una collina baciata dal sole, che affaccia proprio sul borgo medioevale di Bertinoro. I 70 ha di vigneto, sui cui si basa la produzione aziendale, si trovano prevalentemente su terreno calcareo e sassoso, con elementi tufacei che uniti a un microclima congeniale, visto la media altezza in cui vengono allevate le viti, rendono questa zona unica nel suo genere. Ma è proprio l’amore di Mario Pezzi a rendere famosa Fattoria Paradiso grazie anche alla riscoperta del vitigno Barbarossa coltivato solo in questa azienda e di cui detiene tuttora l’esclusiva. L’attento e costante lavoro di Mario Pezzi non si fermò solo al recupero del vitigno Barbarossa, ma al recupero di antichi vitigni di cui si era persa ogni traccia quali il Pagadebit e la Cagnina che, insieme al Sangiovese, dettero una nuova svolta alla produzione aziendale. Oggi sono la figlia Graziella Pezzi e il nipote Jacopo a portare avanti la tradizione familiare, bilanciando egregiamente tradizione e modernità, tra antiche filosofie agricole e sperimentazioni ambiziose, necessarie al ciclico rinnovamento della cultura del vino.

Il Salone dello Stemma e la cantina privata della famiglia Pezzi, sono i veri gioielli di questa stupenda tenuta, immersa in una natura dove il passare del tempo sembra essersi fermato. Il Salone è l’anima dell’intera struttura; è qui che gli ospiti vengono accolti e dove si svolgono le degustazioni dei vini. Al centro della stanza padroneggia un bellissimo caminetto che, nelle fredde sere invernali, ti culla, magari sorseggiando un calice di Vigna delle Lepri, la prima riserva in assoluto di Sangiovese in purezza della Regione creata nei primi anni 70. La visita continua all’interno della cantina privata di famiglia. Un vero o proprio tesoro, una collezione di bottiglie provenienti da ogni parte del mondo, dove ogni appassionato di vino e non solo, piacerebbe perdersi.

Scavata nel tufo a cui si accede scendendo una scalinata adornata di bottiglie, si dipana sotto tutta la pianta dell’attuale cantina di produzione, come una sorta di nascondiglio che cela e conserva tesori di immenso valore.

La nostra visita non poteva che concludersi dove tutto ha avuto inizio proprio in quel Salone dello Stemma dove abbiamo iniziato le nostre degustazioni in compagnia di Luca, nostro mentore e cicerone per l’intera giornata.

Uccello del Paradiso Pagadebit Frizzante DOC 2022 11,5%vol (100% Pagadebit). Prodotto dalle sole uve Pagadebit, vitigno autoctono, questo vino si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso spiccano delicati profumi di frutta esotica, frutta a bacca bianca e un piacevole agrumato. Note floreali di biancospino chiudono il bouquet olfattivo. Al gusto è delicato, fresco e fragrante per una persistenza non troppo marcata come la struttura. Buona invece la spalla acida. La chiusura è leggermente amaricante per un vino suadente ed equilibrato. Ottimo come aperitivo è il classico vino di entrata, da sorseggiare a bordo piscina oppure in riva al mare guardando il tramonto. Non servono grandi abbinamenti, anche una buona compagnia potrà bastare. Servitelo a una temperatura di 8°C 

 

Romagna Albana Secco DOCG “Vigna dell’Olivo” 2022 13%vol (100% Albana di Romagna). Prodotto con sole uve Albana, questa bottiglia rappresenta un vino storico di questa zona; primo vino bianco a ricevere la DOC nel 1967 poi divenuta DOCG nel 2011. Lavorato solo in acciaio, il vino si presenta di colore dorato, con profumi di frutta disidratata, come il dattero, fico e leggero agrumato.  Lievi sentori di erbe aromatiche accompagnano una nota di albicocca, netta e decisa. Fragrante, fresco, con una stupenda sapidità e buona mineralità. Al palato il vino si rivela di medio corpo, gradevole e di buona persistenza. Abbinate questa bottiglia con i cappelletti in brodo, tipici di questa zona oppure anche con piatti vegetariani. Servitelo ad a una temperatura di 8°C

 

Barbarossa “Lo Spungone” Forlì IGT 2022 13%vol (100% Barbarossa). Lavorato solo in acciaio, questo vino è ottenuto dal vitigno Barbarossa, riscoperto da Mario Pezzi e prodotto solo in questa azienda. Di colore rosso rubino vivo e intenso, al naso spicca la fragolina di bosco, fine ed elegante, accompagnata da profumi di amarena e mora. Non mancano accenni di liquirizia e vaniglia che chiudono uno spettro olfattivo molto interessante. Di buona struttura generale, il vino ha buona acidità con un tannino ben presente che deve ancora levigarsi. Caldo e persistente. Abbinerei questa bottiglia ad un ragù di cortile oppure con carne bianca cotta al tegame con qualche rametto di erba aromatica. Fidatevi, non vi pentirete. Servitelo a una temperatura di 16°C

 

Romagna Sangiovese Superiore “Vigna del Molino” DOC 2022 12,5%vol (100% Sangiovese). Anche questo vino viene lavorato esclusivamente in acciaio, dal colore rosso rubino intenso, al naso sprigiona delicate note di frutta rossa del sottobosco e richiami floreali. Al palato si fa apprezzare per la sua struttura, con presenza acida netta e ben percettibile. Anche il tannino non è da meno, rivelandosi di buona trama. Nel complesso un vino che deve trovare ancora un po' di equilibrio, ma che con il tempo riserverà grandi sorprese. Lungo e persistente. Abbinerei questa bottiglia con un risotto ai funghi porcini, oppure alle classiche lasagne emiliane. Servitelo a una temperatura di 16°C.

Gradisca Muffato Forlì IGT bianco 2022 9%vol (100% Albana di Romagna). Dal colore giallo dorato intenso, questo muffato sprigiona al naso, intensi profumi di frutta secca come l’albicocca e il dattero, agrumi canditi e sentori di miele. Sottile, elegante, l’acidità rende questo vino di grande bevibilità, dolce ma mai stucchevole, grazie appunto alla sua estrema vena acida. Buona la persistenza con chiusura delicata e suadente. Abbinerei questo vino alla pasticceria secca, a formaggi erborinati oppure con dell’ottimo foie gras. Servitelo a una temperatura di 10°C

Filippo Franchini