Azienda: Cantina Cinque Terre
Vino: Costa da’ Posa di
Volastra Doc - VQPRD
Vitigni: Bosco 70%, Albarola 20%,
Vermentino 10%
Anno: 2014
Gradi: 13°
Fermentazione: Fermentazione a temperatura
controllata in vasche di acciaio inox
Affinamento: Circa cinque mesi sui propri
lieviti
Molto spesso
sentiamo parlare di “viticoltura eroica” ma in questo lembo d’Italia che tutto
il mondo ci invidia, è diventata un vero e proprio stile di vita, una battaglia
tra uomo e natura per “rubare” anche piccoli pezzi di terra dove coltivare vite
nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura circostante. Lo splendido ed
emozionante palcoscenico è quello delle Cinque Terre, dove uomo e natura hanno
trovato il giusto compromesso dando origine a vini dai sapori, dagli aromi
sicuramente inconfondibili. La conformazione di queste straordinarie colline
che si affacciano a picco sul mare, riescono ad esaltare le caratteristiche dei
tre vitigni principe di questa zona; Il Vermentino, il Bosco e l’Albarola da
cui si ottengono vini dalle diverse caratteristiche ognuno dei quali
espressione della zona (chiamiamola pure particella) di produzione. La
descrizione di questo meraviglioso paradiso, preferisco lasciarla a chi ogni
giorno lotta con le avversità del clima, del terreno degli agenti atmosferici,
ma che con amore e devozione riesce a portare sulle nostre tavole prodotti di
alta qualità.
“I vigneti sono piantati nelle
caratteristiche terrazze create con terreno di riporto e sostenute con muri a
secco costruiti dall’uomo con un lavoro secolare. Essi arrivano ad un’altezza
massima di un metro e talvolta anche solo si cinquanta/sessanta centimetri dal
suolo, i pergoli sono così protetti dall’inclemenza dei venti primaverili. Il
terreno facilmente permeabile all’aria marina, al calore ed all’acqua. Il clima
mite al riparo dai rigori settentrionali. La felice esposizione al sole e le
pietre stesse dei muri a secco riflettono il calore dei raggi solari così da
accelerare la maturazione delle uve. Tutti questi ingredienti, insieme all’opera
dell’uomo, rendono leggendaria la fama del vino delle Cinque Terre…”
La Cooperativa
Agricoltura Cinque Terre conta trecento soci coltivatori, operando in senso
comunitario per il mantenimento e la protezione di questo incantevole paesaggio
e per la valorizzazione del vino delle Cinque Terre. Il vino che ho avuto il
piacere di degustare è il frutto di vinificazioni separate provenienti da
alcune zone storiche da sempre ritenute di particolare vocazione, prendendo in
gergo il nome di vini delle “Coste”. Ve ne sono di tre zone: Costa de Campu di
Manarola, Costa de Sera di Riomaggiore e appunto il nostro Costa da Posa di
Volastra. Questi tre diamanti rappresentano il risultato di un’attenta
selezione delle uve esaltando i vari microclimi e la diversità del terreno
stesso.
Di colore giallo
paglierino dai bellissimi riflessi verdognoli, questo bland già dalle prime
olfazioni stupisce per finezza ed eleganza. Tanti profumi avvolgono
delicatamente il naso. Fiori di campo, acacia, ginestra, sono i primi ad essere
avvertiti seguiti poi da netti sentori di frutta tra cui limone e pompelmo. Ma
quello che più colpisce in questo articolato bouquet è la sensazione di iodio,
di sale marino, di minerale, che di fatto caratterizzano questo meraviglioso
vino. Profumi molto persistenti e gradevolmente amalgamati. Anche alla
gustativa non tradisce. Di buona struttura generale, acidità e sapidità
rappresentano le vere e proprie caratteristiche di questa bottiglia. Il vino
sembra davvero essere “saporito” e la netta spalla acida ne fa apprezzare tutta
la sua freschezza, lasciando la bocca piacevolmente pulita e pronta per berne un
altro bicchiere.
La chiusura leggermente amara completa questa fase di
degustazione. In retro-olfattiva le note “di mare” tornano prepotentemente alla
ribalta e la mineralità di questo vino esplode in tutto il suo splendore.
Sicuramente persistente lascia una nota molto saporita sulle labbra. Con quale piatto
abbinare questa particolare bottiglia di vino? Abbiamo detto che siamo di
fronte a tanta acidità e sapidità, buon corpo, accompagnato da un discreto
grado alcolico. Sicuramente eviterei pietanze con il pomodoro e cotture al
sale. Proviamoci una bella frittura mista di pesce oppure un bel branzino al
forno accompagnato da tante erbette aromatiche per rendere più sfizioso il
piatto. Mi raccomando la temperatura di servizio. Servitelo a 8°C ne
apprezzerete tutte le caratteristiche sopra descritte.
Filippo
Franchini