Colle Santa Mustiola, la cantina di Fabio Cenni
In uno scenario incantevole a livello ambientale e paesaggistico, adagiati sul Colle di Santa Mustiola, nasce la cantina di Fabio Cenni, personaggio introverso, dalla grande cultura e dal fortissimo attaccamento a questi territori. I terreni aziendali si affacciano sui famosi Chiari, gli specchi d’acqua dei laghi di Chiusi, Montepulciano e Trasimeno; poco distanti dal centro storico di Chiusi e situati ad un’altitudine di 300 metri, i vigneti crescono su un terreno di origine pleocenica, su fondali martini, con deposito alluvionali con un patrimonio genetico di ventotto cloni, connubio perfetto per il re di queste zone, il Sangiovese, che si esprime dando vini dalle note sapide ed eleganti, con longevità unica. E’ lo stesso Fabio Cenni a sottolineare la particolarità di questi terreni “…una volta completamente ricoperti dal mare, emersi in varie ere geologiche hanno dato origine a terreni adatti alla coltivazione della vite. Proprio qui cerco di portare avanti la mia filosofia produttiva, fatta di ricerca e sperimentazione, valorizzazione del patrimonio vitivinicolo, dedicandomi a tempo pieno all’attività di vignaiolo. Credo che la natura dei terreni ed il clima, siano fattori imprescindibili nella produzione del mio vino, ai quali ho coniugato anche il rigore in vigna e in cantina, con particolare impegno nel recupero del materiale viticolo aziendale e alle piante migliori di Sangiovese che erano presenti nei vecchi vigneti.” In queste poche righe è riassunto tutto il pensiero di un visionario che con amore, lavoro e quel pizzico di follia, ha dato origine a grandi vini a base di Sangiovese.
Un’altra perla di questa azienda è la cantina che regala emozioni difficilmente replicabili. Chiusi è terra Etrusca per eccellenza, a pochissima distanza dalla Catacomba di Santa Mustiola e dalle tombe etrusche più famose. L’ingresso della cantina avviene passando attraverso una vera e propria tomba etrusca e si sviluppa lungo cunicoli naturali ricavati in una grotta di tufo. Uno scenario affascinante, quasi irreale, dove il vino affina e riposa per dare il meglio di se.
Una volta riemersi da questo luogo magico da lasciare il visitatore senza fiato, la nostra visita è proseguita con la degustazione dei vini, dove lo stesso Fabio Cenni, ha continuato la narrazione delle sue “opere” accompagnate da aneddoti al fine di farci comprendere quale sia stato il lavoro svolto che lo hanno portato alla produzione di quella specifica bottiglia. Non ci siamo naturalmente tirati indietro.
Vignaflavia IGT Sangiovese Toscano 2015 14%Vol (100% Sangiovese). Prodotto con 5 cloni selezionati di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura controllata, avviene con i lieviti naturalmente presenti sulle uve e dopo un passaggio in contenitori di acciaio inox e relativa malolattica spontanea, il vino sosta per 54 mesi in botti di rovere di Slavonia per un successivo affinamento in bottiglia per 24 mesi. Dal colore rosso rubino intenso con netti riflessi granati, presenta un bouquet aromatico fruttato con delicate e persistenti note speziate, per chiudere con eleganti profumi balsamici. In bocca è vibrante, di grande carattere, fresco e sapido dove la sensazione tannica è piacevolmente saporita. Buona la struttura generale, lungo e persistente. Vino di grande piacevolezza che si lascia bere con estrema facilità e capace di evolvere ancora per alcuni anni. Abbinerei questa bottiglia a primi piatti con sughi di carne, meglio se di selvaggina, a secondi robusti dalla media/lunga cottura ma anche per accompagnare formaggi stagionati. Servitelo a una temperatura di 18°C.
Poggio ai Chiari IGT
Sangiovese Toscano 2013 13,5%Vol (100% Sangiovese) “I padri etruschi, nobili
custodi del colle affacciato sui laghi rischiarati dalla luna, tramandano a
Fabio Cenni l’arte del vino.” Questo è quanto si trova scritto nella retro
etichetta, segno tangibile di un lavoro egregiamente svolto. Questa iconica bottiglia,
rappresenta il primo vino prodotto da Fabio a testimonianza di quel connubio
tra produzione e la terra in cui lo stesso nasce; quei “Chiari” gli specchi
d’acqua sui quali i vigneti si affacciano. Ecco svelato il nome di questo vino.
Prodotto con 28 cloni diversi di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata
manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura
controllata, avviene con i lieviti naturalmente presenti sulle uve e dopo un
passaggio in contenitori di acciaio inox e relativa malolattica spontanea, il
vino sosta in parte per 78 mesi in barrique di rovere francese e parte in botti
di rovere di Slavonia da 20/30 hl. Il successivo affinamento avviene in
bottiglia per un minimo di 24 mesi prima della messa in commercio. Di colore
rosso granato scarico con delicati riflessi aranciati, questa bottiglia esprime
tutta l’eleganza tipica dei grandi Sangiovesi. Un bouquet olfattivo complesso,
articolato e variegato. Le note di frutta rossa sotto spirito, vengono accompagnate
da profumi terziari; spezie, cuoio, cannella, liquirizia, e noce moscata a
testimonianza di un ventaglio aromatico di rara eleganza con quel tocco di
freschezza dato dalla nota balsamica. In bocca la trama tannica è setosa,
avvolgente, tipica di questa tipologia di vini rossi toscani. Un vino dalle
spalle larghe, opulento ma dalla grande eleganza, grazie anche ad una ottima
acidità e sapidità che rendono questa bottiglia longeva e dal grande impatto
gustativo. Abbinerei questo nettare a carni complesse, magari cacciagione da
pelo, non certo da piuma. Non male anche con formaggi stagionati. Servitelo a
una temperatura di 18°C.
L’Oreus Edizione Limitata Vino Rosso 14%Vol (100% Sangiovese). “Dall’incontro di calici delle migliori annate di Poggio ai Chiari, scelte in un convivio di esperti ed appassionati di queste terre etrusche, nasce L’OREUS”. Prodotto dalle sole uve di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura controllata in contenitori di acciaio inox, avviene spontaneamente con lieviti autoctoni e trattandosi di una cuvée, abbiamo diversi tipi di affinamenti e annate diverse; barriques e tonneaux di rovere francese e botti da 20/30 hl di rovere si Slovenia. Dal colore rosso rubino intenso, al naso si apre con un ventaglio di profumi avvolgenti che spaziano dai frutti rossi, a quelli del sottobosco, per poi terminare con delicatissime note speziate. Al palato rivela una struttura importante, potente, con tannini vellutati e delicati beh bilanciato da una sapidità e acidità che lo rendono estremamente equilibrato. Armonioso ed elegante il vino si conferma lungo e persistente lasciando una sensazione di piacevolezza duratura. Una bottiglia che può accompagnare molti cibi tipici della zona di Chiusi e di Montepulciano. Dai primi piatti con sughi a base di carne, ai secondi piatti magari più elaborati. Servitelo a una temperatura di 18°C
Filippo Franchini