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lunedì 22 aprile 2024

Colle Santa Mustiola, la cantina di Fabio Cenni

In uno scenario incantevole a livello ambientale e paesaggistico, adagiati sul Colle di Santa Mustiola, nasce la cantina di Fabio Cenni, personaggio introverso, dalla grande cultura e dal fortissimo attaccamento a questi territori. I terreni aziendali si affacciano sui famosi Chiari, gli specchi d’acqua dei laghi di Chiusi, Montepulciano e Trasimeno; poco distanti dal centro storico di Chiusi e situati ad un’altitudine di 300 metri, i vigneti crescono su un terreno di origine pleocenica, su fondali martini, con deposito alluvionali con un patrimonio genetico di ventotto cloni, connubio perfetto per il re di queste zone, il Sangiovese, che si esprime dando vini dalle note sapide ed eleganti, con longevità unica. E’ lo stesso Fabio Cenni a sottolineare la particolarità di questi terreni “…una volta completamente ricoperti dal mare, emersi in varie ere geologiche hanno dato origine a terreni adatti alla coltivazione della vite. Proprio qui cerco di portare avanti la mia filosofia produttiva, fatta di ricerca e sperimentazione, valorizzazione del patrimonio vitivinicolo, dedicandomi a tempo pieno all’attività di vignaiolo. Credo che la natura dei terreni ed il clima, siano fattori imprescindibili nella produzione del mio vino, ai quali ho coniugato anche il rigore in vigna e in cantina, con particolare impegno nel recupero del materiale viticolo aziendale e alle piante migliori di Sangiovese che erano presenti nei vecchi vigneti.” In queste poche righe è riassunto tutto il pensiero di un visionario che con amore, lavoro e quel pizzico di follia, ha dato origine a grandi vini a base di Sangiovese.

Un’altra perla di questa azienda è la cantina che regala emozioni difficilmente replicabili. Chiusi è terra Etrusca per eccellenza, a pochissima distanza dalla Catacomba di Santa Mustiola e dalle tombe etrusche più famose. L’ingresso della cantina avviene passando attraverso una vera e propria tomba etrusca e si sviluppa lungo cunicoli naturali ricavati in una grotta di tufo. Uno scenario affascinante, quasi irreale, dove il vino affina e riposa per dare il meglio di se. 

Una volta riemersi da questo luogo magico da lasciare il visitatore senza fiato, la nostra visita è proseguita con la degustazione dei vini, dove lo stesso Fabio Cenni, ha continuato la narrazione delle sue “opere” accompagnate da aneddoti al fine di farci comprendere quale sia stato il lavoro svolto che lo hanno portato alla produzione di quella specifica bottiglia. Non ci siamo naturalmente tirati indietro.

Vignaflavia IGT Sangiovese Toscano 2015 14%Vol (100% Sangiovese). Prodotto con 5 cloni selezionati di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura controllata, avviene con i lieviti naturalmente presenti sulle uve e dopo un passaggio in contenitori di acciaio inox e relativa malolattica spontanea, il vino sosta per 54 mesi in botti di rovere di Slavonia per un successivo affinamento in bottiglia per 24 mesi. Dal colore rosso rubino intenso con netti riflessi granati, presenta un bouquet aromatico fruttato con delicate e persistenti note speziate, per chiudere con eleganti profumi balsamici. In bocca è vibrante, di grande carattere, fresco e sapido dove la sensazione tannica è piacevolmente saporita. Buona la struttura generale, lungo e persistente. Vino di grande piacevolezza che si lascia bere con estrema facilità e capace di evolvere ancora per alcuni anni. Abbinerei questa bottiglia a primi piatti con sughi di carne, meglio se di selvaggina, a secondi robusti dalla media/lunga cottura ma anche per accompagnare formaggi stagionati. Servitelo a una temperatura di 18°C.  

Poggio ai Chiari IGT Sangiovese Toscano 2013 13,5%Vol (100% Sangiovese) “I padri etruschi, nobili custodi del colle affacciato sui laghi rischiarati dalla luna, tramandano a Fabio Cenni l’arte del vino.” Questo è quanto si trova scritto nella retro etichetta, segno tangibile di un lavoro egregiamente svolto. Questa iconica bottiglia, rappresenta il primo vino prodotto da Fabio a testimonianza di quel connubio tra produzione e la terra in cui lo stesso nasce; quei “Chiari” gli specchi d’acqua sui quali i vigneti si affacciano. Ecco svelato il nome di questo vino. Prodotto con 28 cloni diversi di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura controllata, avviene con i lieviti naturalmente presenti sulle uve e dopo un passaggio in contenitori di acciaio inox e relativa malolattica spontanea, il vino sosta in parte per 78 mesi in barrique di rovere francese e parte in botti di rovere di Slavonia da 20/30 hl. Il successivo affinamento avviene in bottiglia per un minimo di 24 mesi prima della messa in commercio. Di colore rosso granato scarico con delicati riflessi aranciati, questa bottiglia esprime tutta l’eleganza tipica dei grandi Sangiovesi. Un bouquet olfattivo complesso, articolato e variegato. Le note di frutta rossa sotto spirito, vengono accompagnate da profumi terziari; spezie, cuoio, cannella, liquirizia, e noce moscata a testimonianza di un ventaglio aromatico di rara eleganza con quel tocco di freschezza dato dalla nota balsamica. In bocca la trama tannica è setosa, avvolgente, tipica di questa tipologia di vini rossi toscani. Un vino dalle spalle larghe, opulento ma dalla grande eleganza, grazie anche ad una ottima acidità e sapidità che rendono questa bottiglia longeva e dal grande impatto gustativo. Abbinerei questo nettare a carni complesse, magari cacciagione da pelo, non certo da piuma. Non male anche con formaggi stagionati. Servitelo a una temperatura di 18°C.

L’Oreus Edizione Limitata Vino Rosso 14%Vol (100% Sangiovese). “Dall’incontro di calici delle migliori annate di Poggio ai Chiari, scelte in un convivio di esperti ed appassionati di queste terre etrusche, nasce L’OREUS”. Prodotto dalle sole uve di Sangiovese, la vendemmia viene effettuata manualmente, selezionando i grappoli migliori. La fermentazione a temperatura controllata in contenitori di acciaio inox, avviene spontaneamente con lieviti autoctoni e trattandosi di una cuvée, abbiamo diversi tipi di affinamenti e annate diverse; barriques e tonneaux di rovere francese e botti da 20/30 hl di rovere si Slovenia. Dal colore rosso rubino intenso, al naso si apre con un ventaglio di profumi avvolgenti che spaziano dai frutti rossi, a quelli del sottobosco, per poi terminare con delicatissime note speziate. Al palato rivela una struttura importante, potente, con tannini vellutati e delicati beh bilanciato da una sapidità e acidità che lo rendono estremamente equilibrato. Armonioso ed elegante il vino si conferma lungo e persistente lasciando una sensazione di piacevolezza duratura. Una bottiglia che può accompagnare molti cibi tipici della zona di Chiusi e di Montepulciano. Dai primi piatti con sughi a base di carne, ai secondi piatti magari più elaborati. Servitelo a una temperatura di 18°C 

Filippo Franchini     





 




 


mercoledì 21 febbraio 2024

 A “Regola” d’arte

Ci troviamo lungo la costa toscana, territorio vocato alla produzione di grandi vini e di grandi Cru, nella valle del fiume Cecina a pochi chilometri dal mare, nel comune di Riparbella. Proprio in questi luoghi, tra vigneti, olivi e cipressi, tanto decantati dal grande poeta Giosuè Carducci, che Luca e Flavio Nuti hanno dato vita nel 1990 alla cantina La Regola, espressione dell’attività familiare che conta cinque generazioni di vignaioli. La cantina, progettata dal noto architetto Sergio Scienza, è un concentrato di eleganza, sostenibilità e soprattutto arte. Realizzata interamente con materiali di bioedilizia, è un vero e proprio esempio di auto sostenibilità, dove anche l’acqua piovana, raccolta con un particolare sistema, contribuisce alla vita stessa della cantina. Con i suoi 25 ettari di vigneto allevati sia a Cordone Speronato che a Guyot, ha concluso il percorso della conversione all’agricoltura biologica nel 2015. I vigneti si trovano su terreni sciolti e molto drenanti, costituiti prevalentemente da sabbie plioceniche, argilla, rocce e di minerali ricchi di ferro. L’esposizione a sud-sud est e il fresco vento proveniente dal mare, rendono questa zona ottimale per la produzione di vino, dando agli stessi, corpo, persistenza, eleganza e spiccata mineralità.

Alla coltivazione di vitigni tipici della zona come il Sangiovese (molto particolare grazie alla selezione di un clone diverso dal Sangiovese della zona classica fiorentino-senese già presente su questi territori) e il Vermentino, si affiancano i classici vitigni francesi sia per la bacca nera che per quella bianca. Cabernet Franc, Pinot Nero, Merlot, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Viognier e il Petit Manseng costituiscono il patrimonio aziendale dove Trebbiano, Malvasia e Colombana completano la gamma delle uve allevate. Se la produzione dei vini fermi rappresenta il fiore all’occhiello della produzione, La Regola si distingue anche come importante polo spumantistico Metodo Classico, dove Manseng, Chardonnay e Pinot Noir, contribuiscono alla produzione di tre diversi spumanti. 

La vendemmia delle uve viene svolta rigorosamente a mano in cassette da 20 Kg e tutte le lavorazioni vengono eseguite all’interno dell’azienda, grazie anche ad una squadra giovane e dinamica che si sente parte di questo progetto. Dal 2020 La Regola ha introdotto anche l’utilizzo delle anfore nella lavorazione e conservazione dei mosti e dei vini, mentre le barrique di invecchiamento sono di rovere francese.

Quando parliamo della cantina La Regola è impossibile non parlare anche di arte, parte integrante e fondamentale, della visione e della cultura per la produzione del vino che i proprietari hanno fortemente voluto dare a questo percorso. La barriccaia all’interno della cantina è un insieme di bellezza e funzionalità. Decorata dal Maestro Stefano Tonelli, lascio alle sue parole descrivere il lavoro svolto. “La mia idea per la barriccaia dei fratelli Nuti è ispirata al sogno del vino e alla sua gestazione. L’ho intuita ad occhi chiusi, trasformando il pensiero in vibrazione. Il grande pianeta che sorge nella parete centrale è quello della nostra Umanità, è quasi colmo di volti, immobili ad occhi chiusi….” Il grande dipinto che padroneggia su tutta la barriccaia è emozionante, la stessa emozione che il visitatore prova durante la visita dove vibrazioni sonore debitamente scelte aiutano il vino a riposare e dolcemente invecchiare. Il Maestro Tonelli non si è limitato solo alla visione di una barriccaia diversa, ma ha regalato ai fratelli Nuti l’opera “RESTIMAMO UMANI”, che dopo aver girato il mondo ed essere stata esposta nei più grandi musei, ha trovato la sua istallazione finale all’esterno della cantina. Lasciata volutamente in questo stato (vedi foto) a rappresentare proprio la natura umana e la sua condizione.

Conclusa la visita, non poteva mancare la degustazione dei vini dove Martina, nostra esperta e prepara accompagnatrice, ci ha condotto alla scoperta della produzione aziendale, affiancata da Flavio Nuti, uno dei proprietari. Ecco le note dei nostri assaggi.

Steccaia IGT Costa Toscana bianco 2022 12,5% (100% Vermentino). Prodotto prevalentemente da uve Vermentino con accurata scelta dei singoli grappoli, fermenta in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Permane per altri cinque mesi in tini di acciaio inox prima di essere messo in bottiglia dove sosterà per altri due prima della messa in commercio. Dal colore giallo paglierino intenso, sprigiona profumi di frutta tropicale e agrume come pompelmo e lime. Una delicatissima nota di susina bianca chiude lo spettro olfattivo. Vino fresco, croccante, dove spiccano acidità e sapidità (a tratti decisamente saporito), caratteristiche principali di questa bottiglia. Di buona struttura generale, chiude piacevolmente amaricante. Abbinerei questo vino a pietanze di pesce prevalentemente antipasti anche di pesce crudo. Servitelo a una temperatura di servizio di 8°C

 

Lauro IGT Costa Toscana bianco 2020 13,5% (70% Viognier, 30% Chardonnay). Questo bianco è molto particolare per non dire atipico. Le uve, raccolte a mano dopo un’accurata scelta dei grappoli e successivamente dei chicchi, fermenta per il 50% in barrique e per il 50% in anfora. Anche l’affinamento avviene sia in barrique che in anfora, ma in quest’ultimo recipiente, rimane sulle proprie fecce per sette mesi. Dopo l’assemblaggio rimane in bottiglia per dodici mesi prima della messa in commercio. Ne deriva un vino dal colore più intenso, un giallo quasi dorato. Profumi più maturi, penetranti, ma al tempo stesso delicati di frutta a polpa gialla. Morbido, rotondo dove la spina acida lo rendono di piacevole bevibilità. Buona la struttura generale. Bevuto in semplice degustazione, a mio modesto parere, non esprime tutte le proprie potenzialità (e ne ha tantissime), ma accompagnato da antipasti di salumi misti, primi piatti di media struttura oppure con formaggi di media stagionatura, saprà tirare fuori tutto il meglio di se. Servitelo a una temperatura di 10°C

 

Rosègola IGT Costa Toscana rosato 2022 12,5% (55% Sangiovese, 35% Merlot, 10% Syrah). La tipologia di produzione ricalca a grandi linee quella del “fratellino” Steccaia. Al naso stupisce per la netta nota di frutta fresca rossa, dove spicca il profumo della fragola di bosco. Leggeri sentori floreali accompagnano un bouquet olfattivo elegante. Anche in questo caso, l’acidità è presente ma ben vestita e fusa con le altre componenti. Vino molto piacevole che si lascia bere con molta facilità. Questo bottiglia potrebbe rappresentare davvero il vino a “tutto pasto” anche perché scegliendo bene gli ingredienti potrebbe accompagnare un pranzo o una cena dall’antipasto al secondo. Servitelo a una temperatura di 12°C

 

Ligustro IGT Costa Toscana rosso 2021 13,5% (70% Sangiovese, 30% Syrah). Le uve, dopo essere state raccolte manualmente e selezionate accuratamente, fermentano in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. L’affinamento avviene in tini di cemento naturale per circa cinque mesi, per poi sostare per dodici mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Ne deriva un vino dallo spettro olfattivo intenso e intrigante. Frutta rossa mediamente matura, fiori e la speziatura classica data dal Syrah. L’attacco di bocca è deciso, avvolgente, dove la tannicità del Sangiovese è presente ma non invasiva. Ne deriva un vino equilibrato lungo e persistente. Ottimo per primi a base di ragù di carne, meglio se di cacciagione. Servitelo a una temperatura di 16°C. Un grado in più non guasterà questo piacevole bicchiere di vino.

 

Strido IGT Costa Toscana rosso 2019 14,5% (100% Merlot). I grappoli vengono scelti manualmente con successiva selezione dei chicchi, media macerazione sulle bucce, fermentazione in tini di cemento naturale. Dopo la fase malolattica, rimane per diciotto mesi in barrique nuove di rovere francese di media tostatura per concludere il suo percorso in bottiglia per altri dodici mesi prima della messa in commercio. Per i puristi del Merlot, questa è una bottiglia che non può mancare nella vostra cantina. Dal colore rosso rubino intenso, questo vino esprime tutti i profumi classici del vitigno di provenienza. Domina sicuramente la nota fruttata con profumi di ciliegia, marasca e amarena, per poi virare su lampone e piccoli frutti rossi di bosco. Le note terziare non sono da meno. Pepe, chiodi di garofano, cuoio caffè e liquirizia chiudono un importante bouquet olfattivo. In bocca il vino è morbido, avvolgente, equilibrato. Lungo e persistente.

 

La Regola IGT Costa Toscana rosso 2019 14,5% (100% Cabernet Franc). La prima annata di questo vino risale al 1998 e rappresenta il CRU aziendale. Un vero e proprio cavallo di razza. I grappoli vengono scelti manualmente con successiva selezione dei chicchi, media macerazione sulle bucce, fermentazione in tini di cemento naturale. Dopo la fase malolattica, rimane per diciotto mesi in barrique nuove di rovere francese di media tostatura per concludere il suo percorso in bottiglia per altri dodici mesi prima della messa in commercio. Un vino sontuoso, dal colore rosso rubino intenso con delicati riflessi granati, impenetrabile. La gamma olfattiva è variegata, elegante e fine. I profumi vanno dalla frutta rossa matura, fiori, vegetale, ai terziari come la speziatura, la tostatura, il tabacco per chiudere con un piacevolissimo balsamico. La successione dei profumi è nettamente distinguibile e intensa. Ha spalle larghe questo nettare, dove ogni componente, sembra aver trovato la giusta locazione. La tannicità è ancora ben presente, come l’acidità che fanno capire che questo vino è solo all’inizio del suo percorso evolutivo. Lungo, avvolgente e molto persistente, ha il grande pregio di farsi facilmente bere nonostante il suo grado alcolico ben fuso con le altre componenti. Un Cru che vale la pena assaggiare. Sicuramente abbinerei questo vino a carni importanti, magari brasati, oppure con formaggi molto stagionati. Ottimo anche come vino da fine pasto davanti al caminetto con qualche scaglia di cioccolato, nelle fredde serate invernali. Servitelo a una temperatura di almeno 18°C 

Filippo Franchini     


giovedì 16 novembre 2023

 

MareDiVino 2023


Cala il sipario sulla XXIIª edizione di MareDiVino, la kermesse organizzata dalla FISAR Delegazione Livorno che nei tre giorni di svolgimento, 11, 12 e 13 Novembre, ha confermato lo strepitoso successo degli anni precedenti.
La storica location del Terminal Crociere, ha ospitato oltre 110 espositori tra food, Wine e birre e anche per questa edizione non sono mancate alcune sorprese, grazie all’ottimo lavoro svolto dall’organizzazione, sempre attenta alle novità e al coinvolgimento di partner del mondo enogastronomico.
I cinquanta produttori della provincia di Livorno e della Costa Etrusca, sono stati affiancati per questa edizione, prima assoluta, dai colleghi della Maremma Toscana che in venti unità hanno rappresentato questa importante realtà, facendo degustare ai visitatori, produzioni di ottima qualità, per un territorio tutto da scoprire e dalla indiscussa vocazione vinicola.
Altro fiore all’occhiello della manifestazione è stato il consolidato gemellaggio con la FIVI, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti; a testimonianza di questo rinnovato legame con MareDiVino, alcuni produttori sono stati presenti durante i banchi di assaggio. Inoltre, per tutti coloro che parteciperanno al FIVI, in programma nei giorni 25, 26 e 27 Novembre a Bologna, esibendo il biglietto di MareDiVino, potranno accedere al Mercato dei Vini, con una scontistica a loro riservata.
Altra importante novità, è stato l’accordo con Slow Food Toscana, per una rinnovata area esclusivamente riservata al food, con la presenza di tanti presìdi di spiccata qualità; dai pani ai formaggi, dagli insaccati ai dolci tradizionali, comunità che ogni giorno lavorano non solo per salvare dall’estinzione i vari prodotti autoctoni, ma proteggono e tramandano antiche tecniche di produzione, in piena filosofia Slow Food.
Dei tanti vini degustati, per gusto esclusivamente personale, segnaliamo le seguenti etichette.

Azienda Agricola Purovino – IGILIUM Vermentino DOC Maremma 2022 13,5% (100% Vermentino) ottenuto da sole uve Vermentino da pressatura soffice e affinato per sei mesi in botti di cemento, questo vino si presenta fresco, sapido, dalla buona acidità. Al naso sprigiona tutti i profumi tipici del vitigno, dove spiccano note agrumate e esotiche, fiori bianchi e sfumature minerali. L’ingresso in bocca è intrigante, dalla buona struttura generale, chiude leggermente ammandorlato. Ottima la fusione delle varie componenti, che rendono questo Vermentino lungo e persistente, che si lascia bere molto facilmente. Abbinate questo vino ai tipici piatti di pesce della costa maremmana, sarà un successo. Servitelo a una temperatura di 8°C


Fattoria Terre del Marchesato – MARCHESALE Bolgheri Superiore DOC 2020 14% (50% Syrah, 30% Cabernet Sauvignon, 15% Merlot, 5% Petit Verdot). Vinificato in tini conici di acciaio e affinato per 18 mesi in barrique di rovere francese, questo blend rappresenta la filosofia produttiva aziendale. Al naso si fa apprezzare per eleganti profumi di frutta a bacca nera matura, seguiti da intense e delicate note balsamiche e speziate. Ma il bouquet olfattivo lascia spazio anche a sentori di cioccolata e vaniglia. Alla beva il vino si presenta avvolgente, vellutato dimostrando un ottimo equilibrio, di ottima struttura generale. Lungo e persistente. La cucina territoriale offre molte possibilità di abbinamento. Da un primo con cacciagione di pelo, fino al classico formaggio stagionato. Vino molto versatile. Servitelo a una temperatura di 18°C



Fattoria Terre del Marchesato – IL TARABUSO IGT Toscana rosso 2020 14% (100% Cabernet Sauvignon). Vinificato in tini conici di acciaio e affinato per 18 mesi in barrique di rovere francese, questo vino viene prodotto da uve selezionate di Cabernet Sauvignon conquistandoti, fin dal primo sorso, con il suo spiccato carattere. Nel bicchiere si sprigionano profumi di frutta a bacca rossa matura, per poi virare, una volta fatto ossigenare, su terziari eleganti, dove tabacco, menta e cacao esaltano questa bottiglia. L’ingresso in bocca è deciso, caldo, avvolgente. La nota tannica è ben presente ma delicata e vellutata a testimonianza che questo vino, grazie alla sua struttura, acidità e grado alcolico, è destinato a lunghi invecchiamenti. Abbinate questo nettare a carni rosse dalle lunghe cotture. Servitelo a una temperatura di 18°C

Giovanni Persico – PRETE RIBELLE IGT Toscana rosso 2020 15% (50% Cabernet Sauvignon, 50% Cabernet Franc). Affinato per 24 mesi in barrique francesi e per altri 12 mesi in bottiglia, questo vino si presenta di un meraviglioso colore rubino intenso. I profumi sono quelli classici dei vitigni che compongono il blend, dove spicca quello del peperone che domina nel bicchiere. Struttura opulenta, con tannini eleganti e morbidi. Non inganni l’alcolicità. Tutte le componenti rendono questo vino equilibrato grazie anche ad una buona vena acida e alla sapidità. Una bella scoperta unità alla facilità di beva che ha sorpreso. Divertitevi ad abbinarlo con formaggi di media/lunga stagionatura, oppure anche da solo con mordicchiando un pezzo di cioccolato. Servitelo a una temperatura di 18/20°C

Bulichella – COLDIPIETREROSSE Suvereto Cabernet Sauvignon DOCG 2013 14,5% (100% Cabernet Sauvignon). Il Signor Cabernet Sauvignon, si è presentato con tutta la sua potenza in questa bottiglia di dieci anni. Le sfumature di color granato hanno presto lasciato il posto a tutta la materia presente nel bicchiere. Profumi di frutta sotto spirito a bacca rossa, si intrecciano con le note di tabacco, del cioccolato e di caffè, per lasciare spazio nel finale, ad un elegante freschezza di balsamico. Un vino dal grande carattere che nel tempo non ha perso la sua potenza, anzi, continua nel suo lungo cammino. Pieno, opulento, dalla trama tannica avvolgente e vellutata che accarezza il palato. Non sono da meno sapidità e acidità che di fatto rendono questo nettare equilibrato, lungo e persistente. Bottiglia che si lascia bere anche da sola senza tanti abbinamenti, ma se proprio volete un piatto, vi consiglierei un secondo di selvaggina. Servitelo a una temperatura di 20°C magari davanti a un bel focolare.

Morisfarms – AVVOLTORE IGT Toscana rosso 2018 14% (75% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 5% Syrah). Fermentato in vasche di cemento, affinato per circa un anno in barriques e lasciato per sei mesi in bottiglia prima della vendita, esprime tutte le caratteristiche del Sangiovese con quel tocco di internazionale che rendono questa bottiglia intrigante e di grande spessore. Un bouquet olfattivo di primo ordine dove profumi di frutta matura, rosa, violetta e un delicatissimo speziato di pepe nero, ne esaltano l’aromaticità. Corpo, struttura e morbidezza sono le note che caratterizzano questo vino, che si rivela dal buon equilibrio, grazie alla sua freschezza. Chiusura vellutata e avvolgente. Abbinerei questa etichetta a primi con sughi importanti a base di cinghiale oppure capriolo. Servitelo a una temperatura di 18°C

Azienda Agricola Pagani de Marchi – CASA NOCERA IGT Toscana rosso 2020 14% (100% Merlot). Ottenuto con le sole uve di Merlot provenienti dal vigneto “La Nocera”, affina per 18 mesi in barriques francesi, per poi passare in bottiglia per altri 18 mesi. Merlot in purezza dalle indiscusse qualità, dove la grande eleganza, morbidezza e l’ottima freschezza, rappresentano le caratteristiche principali. Lo spettro olfattivo è ampio e variegato per un vino dalla struttura generale importante e dalla trama tannica vellutata e avvolgente che ne confermano tutte le peculiarità. Frutti rossi maturi affiancano terziari intensi, fini ed eleganti quali tabacco e spezie. Vino verticale, di carattere, che ha il pregio di soddisfare anche i palati più esigenti. Alla beva lungo e persistente. Lascatelo ancora in bottiglia, saprà esprimere con il tempo, tutto il meglio. Provate ad abbinare questo vino con un cosciotto di maiale di Cinta Senese cotto alla brace (anche in forno eventualmente), i sensi vi ringrazieranno. Servitelo a una temperatura di 18°C   

 Filippo Franchini     

lunedì 23 ottobre 2023

 Fattoria il Colombaio, tra passato, presente e futuro

Sotto l’attento sguardo delle bellissime Mura del comune di Monteriggioni (SI) e la Via Francigena, si trova l’azienda “Fattoria Agriturismo il Colombaio”, nel cuore della campagna del Chianti, immersi in una zona dove arte, cultura, buon cibo e soprattutto paesaggi mozzafiato, fanno da cornice a questa importante realtà.

Fin dal 1897 la Fattoria il Colombaio è un simbolo della realtà locale, avendo contribuito attivamente allo sviluppo di questo territorio, come testimoniato dai preziosi documenti ritrovati durante la ristrutturazione dell’attuale cantina.

Questa è una zona a fortissima vocazione vitivinicola, dove il Monte Maggio, antico vulcano spento, protegge queste terre con un vero e proprio abbraccio paterno, sotto il quale, la vite, ha trovato il suo ambiente naturale. Grazie alla presenza del monte, questo lembo di Chianti ha un microclima del tutto particolare. La sua protezione permette alla vite di arrivare alla giusta maturazione difendendola da pericolosi agenti atmosferici, che purtroppo, ogni tanto, colpiscono la zona.  

Marco Manganelli, proprietario dell’azienda, è il classico vignaiolo che si è fatto da solo e che da sempre ha seguito il proprio istinto, essendo nato e cresciuto in queste terre che conosce palmo per palmo, solco per solco. Tanta fatica, tanto lavoro, tanta sperimentazione, hanno portato i suoi vini a riscuotere importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, che però non hanno scalfito il carattere schietto e diretto di Marco, sempre pronto a nuove sfide, con la consapevolezza che solo la natura può garantire ogni anno vendemmie degne di essere imbottigliate.

Le proprietà del “Colombaio” si estendono per circa 70 ettari, 15 dei quali destinati a vigneto, suddividendo il proprio territorio tra Chianti e Chianti Classico. Da questi terreni, composti principalmente di argilla (quello del Chianti) e calcare (quello del Chianti Classico che danno origine all’omonimo vino e alla Gran Selezione), nascono i vini della Fattoria. Il vitigno principale è naturalmente il Sangiovese, ma trovano spazio anche il Canaiolo (un progetto attualmente allo studio è la vinificazione in purezza con passaggio in legno), il Cabernet Sauvignon e il Franc, il Petit Verdot, il Trebbiano e la Malvasia. Questi due ultimi vitigni vengono usati anche per la produzione di uno squisito Vin Santo del Chianti.

Marco ci accompagna durante la visita in cantina; un tragitto fatto di emozioni, aneddoti e tanto amore per questo lavoro. Lo si evince dalle sue parole, da come parla delle vigne che circondano la cantina e la casa padronale trasformata in un caldo e accogliente agriturismo. La visita non poteva che terminare con la degustazione dei vini prodotti dall’azienda. Il padrone di casa non si è proprio risparmiato; con sottostante la Via Francigena e l’austero Monte Maggio che rifletteva la sua ombra sui campi lavorati, abbiamo iniziato il nostro viaggio.

Le Primule IGT Toscana bianco 2022 13% (70% Trebbiano, 30%Malvasia). Prodotto da vecchi vitigni autoctoni da vigneti che hanno più di 40 anni, questo vino rappresenta il passato e il futuro dell’azienda. La chiave moderna con cui è stato concepito, racchiude tutta la filosofia aziendale. Dal colore giallo paglierino intenso, regala sentori di frutta fresca e fiori bianchi. Al palato si presenta fresco, acido con buona sapidità. Buona la struttura generale. Dal finale lungo e persistente. In retro olfattiva conferma la sua spiccata mineralità lasciando un gradevole sapore di frutta a polpa gialla. Vorrei dire che siamo davanti al classico vino da bordo piscina, ma non le è! Abbinatelo con antipasti e/o primi piatti di pesce, riuscirete a esaltarne le caratteristiche. Servitelo ad una temperatura di 8°C

San Cirino Chianti Colli Senesi DOCG 2021 14% (85% Sangiovese, 15% Canaiolo). Difficile rimanere oggettivi con il vino che ha fatto la storia del “Colombaio”. Un vero e proprio timbro di fabbrica, dove il Sangiovese si esprime in tutte le sue sfaccettature, predominando nei profumi, nel sapore e nella complessità che si addicono a questo vitigno. Dal colore rosso rubino intenso, profumi fini ed eleganti accarezzano il naso. Amarena, ribes, fragola, violetta, compongono un bouquet olfattivo davvero intrigante. Il passaggio in piccole botti di rovere, regalano una piacevolissima speziatura che esalta ancor di più questo vitigno. Annata ancora giovane per una bottiglia che si presenta di buona struttura generale, con un tannino ben percettibile ma non invasivo. Avvolgente, dalla lunga persistenza. Il “ragazzo” si dovrà fare, ma il risultato sarà eccellente. Se fate una grigliata mista di carne, questa bottiglia non potrà mancare anche se il San Cirino è la spiegazione oggettiva della frase “vino a tutto pasto”. Servitelo a 16°C

Gaspero Chianti Classico DOCG 2020 14% (100% Sangiovese). Dalle zone di Castellina in Chianti (SI) e Castelnuovo Berardenga (SI) nascono il Gaspero e la Gran selezione. Due espressioni differenti che regalano grandi bottiglie. Vino complesso, di buona struttura generale, è l’essenza stessa del Chianti Classico senese. Frutta rossa matura, speziature, balsamico si sprigionano dal bicchiere, per un vino dal carattere forte e avvolgente. Il tannino setoso esalta l’eleganza di questo vino che pur essendo ancora giovane, ne fa apprezzare tutta la potenzialità. Lungo e persistente ma che si lascia bere con estrema facilità. Servitelo a una temperatura di 18°C magari, degustandolo con un buon piatto di cacciagione, primi piatti al cinghiale, oppure formaggi stagionati.

Berizio IGT Toscana rosso 2021 14,5% (40% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon, 20% Cabernet Franc). Non solo Sangiovese quindi, ma anche un taglio bordolese in terra senese ai piedi di Monteriggioni (SI). Dal colore rosso rubino intenso, questo blend, esprime un bouquet olfattivo davvero interessante. Frutta rossa sotto spirito, delicate note floreali, minerali e vegetali, che chiudono con eleganti speziature. Vino dalla struttura importante, croccante, avvolgente, morbido e dal retrogusto lungo e persistente. Il Berizio difficilmente delude, e nella sua unicità, riesce a mettere d’accordo anche i palati più esigenti. Provatelo come vino da meditazione, sarà una bella sorpresa. Servitelo ad una temperatura di 18°C

Gran Selezione Chianti Classico DOCG 2019 14,5% (100% Sangiovese). E’ la punta di diamante della Fattoria il Colombaio. Un vino che esprime tutta la sua eleganza, carattere, armoniosità. Dal colore rosso rubino intenso, impenetrabile, regala profumi eleganti e persistenti. Dalle note fruttate a quelle floreali, per proseguire con sentori vegetali che lasciano il posto in una sequenza che sembra uno spartito, ad aromi speziati, tostature, tabacco e balsamico. L’ingresso in bocca è caldo, avvolgente. Il suo tannino ben presente ma di ottima qualità, fa capire che, essendo un’annata ancora giovane, dovrà essere, con il tempo, domato. La permanenza in bottiglia farà poi il resto. Retrogusto pulito, lasciando in bocca aromi di liquirizia e vaniglia. Lungo e decisamente persistente, abbinare questa bottiglia è molto facile per chi abita nel cuore del Chianti. Cinghiale in umido e in generale selvaggina da pelo, renderanno onore a questa etichetta. Non sbagliate la temperatura di servizio, sarebbe un sacrilegio. Servitelo a 18/20 °C       

Filippo Franchini