Azienda Agricola Malibràn, storia di Vignaioli
Diventato uno dei vini più conosciuti e bevuti al mondo, la storia del Prosecco nasce di fatto nel territorio di Conegliano-Valdobbiadene, dove si produce indubbiamente, la qualità migliore. Al centro della provincia di Treviso e a pochi passi dalla bellissima Venezia, la fascia collinare che unisce i comuni di Conegliano e Valdobbiadene, rappresenta l’aera più vocata per la coltivazione del vitigno Glera.
Su colline che sembrano dipinte a mano, con dolci declivi ricoperti da incantevoli vigneti sorge, nel comune di Susegana (TV), l’azienda agricola Malibràn. Piccola realtà a conduzione familiare, dove la vendemmia viene eseguita rigorosamente a mano, la proprietà conta 15 ettari vitati, dove si coltiva principalmente Glera, affiancata da altri vitigni come la Boschera, Incrocio Manzoni e Raboso. E’ lo stesso Maurizio Favrel a raccontarci la storia della sua famiglia, giunta in queste terre nel 1958, ad accompagnarci tra le vigne nonostante il tempo non certo clemente. Le vigne si trovano su terreni ricchi di argilla scura e ferro, mentre il sistema di allevamento è a Sylvoz. Se la Glera è principalmente utilizzata per la base degli spumanti e per il “Colfondo” (il motivo principale della nostra visita), Incrocio Manzoni e Raboso, per la produzione di vini fermi e del rosato. La Boschera invece, viene utilizzata sia per la versione ferma che spumante, ma avremo modo di tornare su queste tipologie di vini, che abbiamo avuto la possibilità, grazie a Maurizio, di degustare.
Significativo e molto importante il riconoscimento ottenuto. Infatti l’azienda agricola Malibràn, come si legge direttamente dal loro sito, “ha ottenuto la certificazione di qualità Biodiversity Friend, che esprime la quantità di animali e vegetali viventi in un determinato territorio. In particolare la vigna del 5Grammi Rive di Santa Maria di Feletto, ha ottenuto il punteggio record di 245, riscontrando la presenza di 17 famiglie di organismi, alcuni molto rari. Biodiversity Friend è uno standard VOLONTARIO aperto a tutte le aziende agrarie a produzione vegetale che credono in un modello di agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale e integrata nel paesaggio. E’ così che gli agricoltori diventano veri e propri custodi dell’integrità ambientale del proprio territorio”
Inoltre Malibràn è membro del “ColFondo Agricolo”, un gruppo di viticoltori di
collina dedito alla produzione della massima espressione qualitativa della
Glera rifermentata in bottiglia senza sboccatura.
Come già accennato, purtroppo
la pioggia ci ha impedito di proseguire la nostra visita tra le vigne, dando
così più spazio ai nostri assaggi, in un ambiente davvero suggestivo circondati
da bottiglie di vino.
5 Grammi
Conegliano-Valdobbiadene DOCG Extra Brut 2022 12%Vol (100% Glera). Rifermentato
in autoclave, metodo Martinotti, questo spumante matura in acciaio per 10 mesi
sui lieviti prima della presa di spuma. Fresco, profumato, dalla bollicina fine
e setosa. Sprigiona profumi di frutta a bacca bianca, con note delicate di
floreale. Spicca per acidità e sapidità per una beva delicata e molto
accattivante. Abbinerei questo vino al classico risotto al radicchio rosso di
Treviso. Servitelo a una temperatura di 6°C.
5 Grammi
Conegliano-Valdobbiadene DOCG Extra Brut 2021 12%Vol (100% Glera). Rifermentato
in autoclave, metodo Martinotti, questo spumante matura in acciaio per 10 mesi
sui lieviti prima della presa di spuma. Rispetto alla versione 2022 lo spumante
si presenta molto più morbido, rotondo, con profumi leggermente più evoluti.
Anche in questo caso la bollicina, fine e persistente, accarezza il palato
senza essere troppo invasiva. Per non essere troppo scontati, abbinerei questo
spumante a una linguina ai ricci di mare rigorosamente in bianco. Servitelo a
una temperatura di 6°C.
5 Grammi
Conegliano-Valdobbiadene DOCG Extra Brut 2019 12%Vol (100% Glera). Rifermentato
in autoclave, metodo Martinotti, questo spumante matura in acciaio per 10 mesi
sui lieviti prima della presa di spuma. Spumante molto più evoluto, si fa
apprezzare per le note di tostatura e panificazione. La bollicina, oltre che
fine e molto persistente, è setosa e molto avvolgente. Spumante elegante,
pieno, che si lascia bere con estrema facilità. Questo è il vero punto di forza
di questo vino. Provate ad abbinare questo spumante con un bel fritto misto di
calamari e gamberi. Servitelo a una temperatura di 6°C
Ruio
Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut 11,5%Vol (100% Glera). Ottenuto
assemblando le basi spumanti provenienti da diverse vigne, questo spumante
matura in acciaio inox, per poi rifermentare in autoclave, metodo Martinotti.
Come sostiene Fabrizio, “questo vino esprime ciò che per noi è la bevibilità di
un grande Valdobbiadene DOCG”. Come contraddirlo, quando al naso sprigiona i
classici profumi di questa tipologia di spumante. Delicati sentori di frutta a
polpa bianca come la pera, frutta tropicale, agrumato e profumi floreali. Corpo
leggero, dalla spiccata acidità e freschezza interpreta a meraviglia le parole
dello stesso Maurizio. Uno spumante che può accompagnare davvero ogni tipologia
di pietanza, dall’aperitivo al secondo. Il classico vino a tutto pasto. Servitelo
fresco, a una temperatura di 6°C e non lasciatelo scaldare, sarebbe una follia!
Centogufi IGT Colli
Trevigiani 2022 12°C (100% Boschera). Vendemmiata a ottobre, subisce una
macerazione sulle bucce per 5-6 giorni per alzata di cappello. Questa è la
versione ferma e le bottiglie sono chiuse con tappo di vetro. Il Boschera è un
vitigno molto particolare, si producono vini non troppo strutturati, tanto meno
con gradazioni alcoliche elevate. Le caratteristiche principali sono la
spiccata acidità e i netti sentori vegetali. Il Centogufi, rispecchia appieno
tutte queste caratteristiche facendosi molto apprezzate per la facile beva. Non
ho dubbi sull’abbinamento; le caratteristiche del vino sapranno esaltare le
qualità delle cruditè di pesce. Servitelo a una temperatura di 8°C
Dassie-Favrel Blanc de
Blanc Pas Dosè Metodo Classico millesimato 2015 (100% Boschera). Le
caratteristiche del Boschera si prestano molto bene alla spumantizzazione, e
infatti non poteva mancare questa deliziosa versione. La maturazione delle uve
avviene 50% in acciaio inox e 50% in legno per circa 8 mesi prima della presa
di spuma. La seconda rifermentazione avviene naturalmente in bottiglia come si
confà al Metodo Classico. Ne deriva una spumante ricco, dai profumi intensi
dove spiccano l’agrumato e il timo. Le note di tosatura sono delicate e
avvolgenti e tutta la parte di “panificazione” accarezza il naso. Meraviglioso
il perlage, sia per grana che per persistenza, accompagnando una pienezza ci
centro bocca davvero avvolgente ed elegante. Abbinerei questa bottiglia a
secondi di pesce al forno, magari una bella orata al sale oppure a filetti di
branzino al cartoccio. Servitelo a una temperatura di 6°C
Sottoriva col Fondo Agricolo IGT Colli Trevigiani Vino Frizzante annate 2022, 2021, 2019, 2016, 2014, 2013 11°C (100% Glera) E’ senza dubbio il vino più rappresentativo e iconico dell’azienda, che di fatto ne rappresenta la storia da oltre 50 anni e il fondo agricolo ne è parte integrante. Fin dalla notte dei tempi, da quando ancora le autoclavi non esistevano e le tecnologie per la spumantizzazione erano rudimentali, la Glera veniva imbottigliata insieme ai propri lieviti. Una volta poste le bottiglie in cantina, all’interno delle stesse avveniva la rifermentazione, dove i lieviti trasformavano in delicate bollicine, gli zuccheri residui. Nasceva così, dopo alcuni mesi, un vino frizzante, che poteva essere degustato con i propri lieviti che si erano adagiati sul fondo della bottiglia. Come spesso accade anche i modi di degustare questa tipologia di vino frizzante, sono diventati, nel tempo, due e ben distinti. Chi preferisce la versione “pulita” senza cioè la messa in circolo dei lievi, stando ben attenti a versare nei calici solo il vino; chi invece, preferisce degustarlo dopo aver agitato la bottiglia prima di servirla, rimettendo in sospensione i lieviti. Ne derivano due degustazioni nettamente differenti. Se nel primo caso il vino colpisce per freschezza, e acidità, nella seconda, si assapora l’essenza, l’inconfondibile profumo della rifermentazione in bottiglia con tutta la complessità gustativa e olfattiva che ne deriva. Inutile dire quale sia la versione migliore, sarebbe come determinare il sesso degli angeli. L’unico consiglio che posso darvi è quello di provare personalmente questa esperienza. Solo così saprete da quale parte stare.
Credamora col Fondo Agricolo IGT Colli Trevigiani Vino Frizzante annate 2021, 2019, 2013 11°C (100% Glera) Rimanendo nel solco di questa tipologia di vino, la prima annata di produzione, risale al 2012. Maturazione in bottiglia con i lieviti sul fondo, rigorosamente non filtrato. Rifermentazione naturale in bottiglia. Chiusura delle bottiglie (a parte per l'annata 2013) con il tappo a corona. Tutta la vinificazione avviene senza solfiti aggiunti. Anche in questo caso le due scuole di pensiero del modo di degustare i vini portano a conclusioni distinte. La bellezza però, sta proprio qui, nel fatto di poter assaporare due prodotti racchiusi nella stessa bottiglia, che possono essere resi totalmente differenti semplicemente con la messa in circolo dei lieviti con i quali il vino è maturato. Fresco, sapido, acido e profumato nel primo caso, mentre nel secondo tutto questo si trasforma sotto la spinta dei lieviti che di fatto comportano allo stesso vino complessità e personalità sia nei profumi che nell’evoluzione. Abbinamenti? Beh scelta ardua questa volta. Dipende tutto da quale parte state se con i lievi a riposo oppure con gli stessi rimessi in circolo. Mi ripeto, occorre l’esperienza sul campo e poi saprete darvi la risposta giusta.
Filippo Franchini