Azienda: Sella & Mosca
Vino: Torbato Alghero Doc
Vitigni: Torbato 100%
Anno: 2014
Gradi: 11,5°
Fermentazione: Fermentazione a temperatura
controllata
Affinamento: -
Con le vacanze
ormai alle spalle, è tempo di riprendere il nostro viaggio per l’Italia come
sempre accompagnati da ottime bottiglie di vino, fedeli compagne di momenti
speciali.
Devo l’assaggio
di questa bottiglia ad un carissimo amico, che di ritorno dalle vacanze svolte
in Sardegna, me ne ha fatto gentile omaggio. Ci troviamo ad Alghero, provincia
di Sassari, situata a nord-ovest della Sardegna. Alghero non è solo una famosa
località turistica, ma anche terra di vino dove il vitigno Torbato, ha trovato
il suo habitat naturale. Introdotto in Sardegna durante la dominazione Spagnola
(il Torbato è di origine Iberica, dalla buccia sottile con maturazione tardiva
che spesso lo rende fragile sia alle malattie che ai capricci del tempo), si è
diffuso velocemente anche in Francia, ma è proprio in Italia che il Torbato ha
scritto la propria storia con Alghero degna testimone di questo successo. Lo
sviluppo e la produzione di questo vitigno lo si deve all’azienda Sella &
Mosca, che negli anni ha saputo sapientemente sfruttare questo territorio
esaltando le qualità del Torbato, vitigno poco conosciuto ma di sicuro
interesse. Proprio il territorio è sicuramente l’arma vincente. Le viti sono
allevate su terreni ricchi di calcare formatesi nei millenni da lente ma
inesorabili sedimentazioni marine. Attualmente l’azienda, unica al mondo a
vinificare il Torbato in purezza, ne produce in quattro diverse tipologie:
Terre Bianche Doc Alghero, Terre Bianche Cuveè 161 Doc Alghero, Torbato
Spumante Brut ed infine il Torbato Doc Alghero, quello che ho avuto il piacere
di degustare.
Di colore giallo
paglierino chiaro con delicati riflessi verdognoli, intriga già dalle prime
olfazioni, definendo profumi sottili e ben distinguibili. Aromi agrumati e
floreali sono netti e delicati, dove limone, cedro, e pompelmo sono i primi ad
essere ben riconoscibili. Chiude la gamma olfattiva una bella nota minerale,
con note lievemente salmastrate sicuramente derivanti dalla vicinanza del mare.
Anche la parte gustativa è una piacevole sorpresa. Sicuramente questa bottiglia
di Torbato gioca molto sulla freschezza e sull’acidità, ma non vi fate
ingannare, nonostante il suo grado alcolico contenuto, ha una discreta
persistenza, dal corpo non troppo robusto si lascia degnamente apprezzare per
la piacevole bevibilità. La chiusura è leggermente amarognola ricordando molto
la mandorla. In retro-olfattiva tornano piacevolmente le note citriche e quelle
di “mare”, lasciando davvero un’ accattivante sensazione di freschezza.
Questo Torbato è
ottimo come aperitivo, per accompagnare fritti misti di verdure come zucchine e
cipolla rossa di Tropea. Ma credetemi, provatelo anche con involtini a base di
prosciutto cotto oppure di Mortadella, le caratteristiche del vino
accompagneranno elegantemente queste pietanze. Dimenticavo la temperatura di
servizio. Servitelo rigorosamente a 8°C e lascatevi conquistare dalla sua
freschezza, sarete costretti a berne molti bicchieri!!!!
Filippo
Franchini