mercoledì 17 giugno 2015

Cà di Frara e lo spumante dell' Oltrepò Pavese

Azienda: Cà di Frara
Vino: Rosè - Oltre il Classico  - Vino Spumante di Qualità
Vitigni: Pinot Nero 100%
Anno: 2004 - Sboccatura 2006
Gradi: 12,5°
Fermentazione: in rosé con fermentazione leggera in barrique
Affinamento: 24 mesi sui lieviti e poi 9 anni in bottiglia dopo la sboccatura.

Importante polo spumantisitco (e non solo), l’Oltrepò Pavese non ha nulla da invidiare ad altre zone Italiane che producono vini di questa tipologia, dove il terroir è sicuramente l’arma vincente. Grazie a Luca e Veronica, proprietari dell’Azienda Cà di Frara, ho scoperto questo angolo di paradiso dalle caratteristiche territoriali che ricordano molto il mio Chianti. Siamo nel comune di Mornico Losana, nella frazione di Casa Ferrari che appunto in dialetto locale prende il nome di Cà di Frara.  Ci troviamo in una zona circondata da splendide colline riparate dai venti di levante e di ponente, caratterizzata da un microclima molto particolare, con temperature miti in inverno ed estati uniformemente calde e ben ventilate. Terreni perfettamente gessosi e calcarei (specialmente nella zona del Comune di Oliva Gessi sempre di proprietà dell’azienda) hanno dato lo spunto per la coltivazione di vari vitigni (Riesling, Pinot Grigio, Pinot bianco, Croatina, Barbera, Chardonnay ecc.) con una menzione speciale per il Pinot Nero che proprio in questa tipologia di terroir ha trovato il suo habitat naturale. Visitando la loro cantina, Luca e Veronica mi hanno fatto un grandissimo regalo facendomi degustare questo spumante Rosè che difficilmente troverete in commercio ma facilmente reperibile presso l’azienda trattandosi di bottiglie particolari gelosamente custodite, dal fascino incredibile. Uno spumante ottenuto da sole uve di Pinot Nero che Luca ha saputo sapientemente trasformare in un qualcosa di veramente unico.

Di colore rosa tenue con particolari sfumature ramate, questo spumante si presente con un perlage fine e molto persistente a sottolineare la grande classe di questo prodotto. Il bouquet olfattivo è davvero straordinario. I delicati sentori di lievito con sottile ma decisa tostatura, sono accompagnati da profumi floreali (rosa senza dubbio), piccoli frutti del sottobosco e note decisamente minerali virando per i nasi più attenti a delicatissime sensazioni agrumate che , visto l’età di questa bottiglia, colpiscono per freschezza. L’eleganza del perlage stupisce anche in bocca. Una bollicina molto setosa, sottile, delicata e non aggressiva, accompagna la buona struttura di questo vino dove vengono a galla tutte le caratteristiche del Pinot Nero. Un’ ottima spalla acida accompagnata da buona sapidità, rendono questo Rosè un vino sufficientemente equilibrato (la freschezza e la bevibilità di questo spumante sono a mio modesto avviso le due principali caratteristiche) che riesce a farsi apprezzare per le sue grandi qualità. A bicchiere vuoto (e credetemi è un grandissimo dispiacere) si avvertono ancora i sentori di lievito e tostatura che vengono “rinfrescati” da deliziose note agrumate, elementi questi ben riscontrabili in retro olfattiva. Parlando di una bottiglia di 10 anni, mi stupisco per la freschezza che questo vino riesce ancora ad esprimere, facendosi apprezzare per eleganza, classe e serbevolezza.
Sull’abbinamento non ho dubbi. Questa volta concedetemi uno strappo alla regola, chiedendo scusa ancor prima di scrivere. Visto l’importanza e soprattutto la bontà della bottiglia “costruirei” un menù per esaltare le qualità del vino. Che sia un antipasto, un primo oppure un secondo, fatemi la cortesia di coccolare questa bottiglia. Fidatevi, mi ringrazierete. 

Franchini Filippo

Nessun commento:

Posta un commento