Azienda: Cà di Frara
Vino: Rosè - Oltre il
Classico - Vino Spumante di Qualità
Vitigni: Pinot Nero 100%
Anno: 2004 - Sboccatura 2006
Gradi: 12,5°
Fermentazione: in rosé con fermentazione leggera in
barrique
Affinamento: 24 mesi sui lieviti e poi 9 anni in
bottiglia dopo la sboccatura.
Importante polo
spumantisitco (e non solo), l’Oltrepò Pavese non ha nulla da invidiare ad altre
zone Italiane che producono vini di questa tipologia, dove il terroir è
sicuramente l’arma vincente. Grazie a Luca e Veronica, proprietari dell’Azienda
Cà di Frara, ho scoperto questo angolo di paradiso dalle caratteristiche
territoriali che ricordano molto il mio Chianti. Siamo nel comune di Mornico
Losana, nella frazione di Casa Ferrari che appunto in dialetto locale prende il
nome di Cà di Frara. Ci troviamo in una
zona circondata da splendide colline riparate dai venti di levante e di
ponente, caratterizzata da un microclima molto particolare, con temperature
miti in inverno ed estati uniformemente calde e ben ventilate. Terreni
perfettamente gessosi e calcarei (specialmente nella zona del Comune di Oliva
Gessi sempre di proprietà dell’azienda) hanno dato lo spunto per la
coltivazione di vari vitigni (Riesling, Pinot Grigio, Pinot bianco, Croatina,
Barbera, Chardonnay ecc.) con una menzione speciale per il Pinot Nero che
proprio in questa tipologia di terroir ha trovato il suo habitat naturale. Visitando
la loro cantina, Luca e Veronica mi hanno fatto un grandissimo regalo facendomi
degustare questo spumante Rosè che difficilmente troverete in commercio ma
facilmente reperibile presso l’azienda trattandosi di bottiglie particolari gelosamente
custodite, dal fascino incredibile. Uno spumante ottenuto da sole uve di Pinot
Nero che Luca ha saputo sapientemente trasformare in un qualcosa di veramente
unico.
Di colore rosa
tenue con particolari sfumature ramate, questo spumante si presente con un
perlage fine e molto persistente a sottolineare la grande classe di questo
prodotto. Il bouquet olfattivo è davvero straordinario. I delicati sentori di
lievito con sottile ma decisa tostatura, sono accompagnati da profumi floreali
(rosa senza dubbio), piccoli frutti del sottobosco e note decisamente minerali virando
per i nasi più attenti a delicatissime sensazioni agrumate che , visto l’età di
questa bottiglia, colpiscono per freschezza. L’eleganza del perlage stupisce
anche in bocca. Una bollicina molto setosa, sottile, delicata e non aggressiva,
accompagna la buona struttura di questo vino dove vengono a galla tutte le caratteristiche
del Pinot Nero. Un’ ottima spalla acida accompagnata da buona sapidità, rendono
questo Rosè un vino sufficientemente equilibrato (la freschezza e la bevibilità
di questo spumante sono a mio modesto avviso le due principali caratteristiche)
che riesce a farsi apprezzare per le sue grandi qualità. A bicchiere vuoto (e
credetemi è un grandissimo dispiacere) si avvertono ancora i sentori di lievito
e tostatura che vengono “rinfrescati” da deliziose note agrumate, elementi
questi ben riscontrabili in retro olfattiva. Parlando di una bottiglia di 10
anni, mi stupisco per la freschezza che questo vino riesce ancora ad esprimere,
facendosi apprezzare per eleganza, classe e serbevolezza.
Sull’abbinamento
non ho dubbi. Questa volta concedetemi uno strappo alla regola, chiedendo scusa
ancor prima di scrivere. Visto l’importanza e soprattutto la bontà della
bottiglia “costruirei” un menù per esaltare le qualità del vino. Che sia un
antipasto, un primo oppure un secondo, fatemi la cortesia di coccolare questa
bottiglia. Fidatevi, mi ringrazierete.
Franchini
Filippo
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