Azienda: Villa Matilde
Vino: Eleusi Falanghina
Roccamonfina Passito Igp
Vitigni: Falanghina 100%
Anno: 2008
Gradi: 12,5°
Fermentazione: Appassimento naturale su graticci e
fermentazione in barriques
Affinamento: 5 mesi in acciaio ed lungo affinamento
in bottiglia
Ammetto di non
essere un grande estimatore dei vini passiti, ma con questo Eleusi, l’amore è
sbocciato a prima vista. Assaggiare un passito prodotto esclusivamente da uva
Falanghina è stata un’esperienza fantastica. Ringrazio l’azienda Villa Matilde
che mi ha dato questa possibilità in particolar modo la Signora Maria Ida
Avallone (proprietaria della stessa azienda) che mi ha fatto conoscere questo
vino, il suo vino! Il vigneto per la produzione di questo nettare, viene
coltivato a livello del mare su terreni sabbiosi, ricchi in silicati, potassio
e fosforo dando delle note uniche e caratteristiche ad ogni singola bottiglia. Di
colore giallo dorato intenso con sfumature leggermente ambrate, l’Eleusi
stupisce per finezza e complessità olfattiva. Frutta secca disidratata
(albicocca, fichi e datteri sono facilmente riconoscibili), un elegante
floreale (rosa in primis), sentori di crema, vaniglia ed uno stupendo
cioccolato bianco compongono una gamma di profumi veramente interessante, senza
dimenticare il sentore di mineralità dato dal terreno e dalla vicinanza del
mare.
L’ingresso in
bocca è una altra piacevole sensazione; morbido ed avvolgente sostenuto da un’ottima spalla acida e sapida che
di fatto lo rendono perfettamente equilibrato con una persistenza davvero
notevole, lasciando la bocca vellutata e setosa. Stupisce per la sua estrema
serbevolezza. Anche l’alcolicità e ben bilanciata, rendendo il tutto davvero
armonioso. L’equilibrio tra la parti morbide e le parti dure è un connubio
davvero azzeccato avendo il grande pregio di non stancare nemmeno il più
esigente degustatore. I sentori aromatici sopra descritti rimangono a lungo
anche a bicchiere vuoto, facendo apprezzare ancora di più la propria eleganza.
Un passito con
la P maiuscola, che ha il grande pregio di farsi amare per la sua finezza,
complessità olfattiva e struttura generale senza mai stancare, invitando a
berne un altro bicchiere.
Per
l’abbinamento sceglierei un dolce a pasta dura, magari una crostata alla crema
di albicocca oppure con la crema pasticcera!
Servite l’Eleusi
ad una temperatura non superiore ai 12° anche se personalmente lo servirei a
10°.
Filippo
Franchini
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