martedì 26 maggio 2015

Sauvignon – Friuli Colli Orientali Doc - ERMACORA

Azienda:                     Ermacora
Vino:                          Sauvignon – Friuli Colli Orientali Doc
Vitigni:                       Sauvignon 100%
Anno:                         2014
Gradi:                         13,5°
Fermentazione: In recipienti di acciaio inox a temperatura controllata, sosta sui lieviti con battonage
Affinamento: Stoccaggio delle bottiglie coricate in locali condizionati

Cercherò di non essere di parte, ma tra i vini prodotti con bacca bianca in purezza, dopo il Riesling, il Sauvignon è quello che apprezzo di più, per le mille sfumature che questo incredibile vitigno può assumere. Ci troviamo in Friuli Venezia Giulia, nella zona di Solzaredo e sulla collina di Ipplis dove l’azienda Ermacora ormai da anni coltiva le proprie viti di Sauvignon che danno vita all’omonimo vino.
Di colore giallo paglierino non troppo accentuato, questo Sauvignon 2014 si presenta al naso con eleganza e finezza. Predominanti sono i sentori di frutta a polpa gialla dove una leggera pesca ed albicocca, si fondono armoniosamente. Ma non sono i soli ad essere presenti. Una spiccata mineralità dovuta al terreno di coltivazione delle viti, si unisce a deliziosi aromi di salvia e agrumato (Il pompelmo è ben riconoscibile) concludendo il bouquet aromatico con apprezzabili sentori di foglia di pomodoro, che non sono troppo invasisi come in altre tipologie di Sauvignon. Una bella gamma olfattiva che colpisce per la propria persistenza, invitando il degustatore a passare all’esame gustativo.
L’entrata di bocca è delicata e non aggressiva, anche se alcune spigolature al centro bocca denotano la gioventù del vino. Buona la struttura generale, accompagnata da un’ottima acidità e sapidità lasciando la bocca fresca e ben pulita. Un vino che si fa apprezzare per la sua serbevolezza, con questa nota acida che lo rende davvero particolare. Questo Sauvignon nei prossimi mesi e nel suo riposare in bottiglia, darà sicuramente il meglio di se, smorzando alcuni aspetti dati semplicemente dalla gioventù che lo contraddistingue. Una volta deglutito, ritornano predominanti i sentori di salvia, pompelmo fresco ed un delicato sambuco, non percepito nella fase olfattiva. La nota citrica è davvero stupenda, che unita alla mineralità, fanno di questo bicchiere di vino vera musica per il palato!
Per l’abbinamento di questo Sauvignon voglio stupire anche me stesso. Per quanto riguarda un primo lo vedrei bene con un risotto ai frutti di mare. Rimanendo sul pesce, cucinerei per secondo un pesce al forno, magari al cartoccio con tante verdurine dentro. Servite il vino ad una temperatura di 8°. Beh non rimane che provare ed augurarvi buon appetito. 

Franchini Filippo


martedì 19 maggio 2015

Ribolla Gialla – Friuli Colli Orientali Doc - ERMACORA

Azienda:                     Ermacora
Vino:                          Ribolla Gialla – Friuli Colli Orientali Doc
Vitigni:                       Ribolla Gialla 100%
Anno:                         2014
Gradi:                         13°
Fermentazione: In recipienti di acciaio inox a temperatura controllata, sosta sui lieviti con battonage
Affinamento: Stoccaggio delle bottiglie coricate in locali condizionati

Il Ribolla Gialla è senza dubbio uno tra i vitigni più importanti del Friuli Venezia Giulia. Autoctono della zona, ha origini antichissime, riscuotendo importanti riconoscimenti già durante il dominio della Repubblica di Venezia (n.d.r.). L’azienda Ermacora coltiva i propri vigneti sui caratteristici terreni marnosi chiamati in loco "ponca" che danno tre caratteristiche fondamentali a questo tipo di vino: fragranza, mineralità e leggerezza. Di colore giallo paglierino con netti riflessi verdognoli, questa versione di Ribolla Gialla si presenta al naso con delicati aromi floreali e frutta fresca. Se da un lato i fiori bianchi sono netti ed eleganti, non sono da meno le note agrumate, dove spicca senza dubbio l’aroma di mandarino. La mineralità ed un pizzico di erbe aromatiche chiudono il cerchio della gamma olfattiva ben presente e persistente.
In bocca la sensazione citrica è netta ma molto rinfrescante. Il vino non ha una grandissima struttura, ma riesce ottimamente ad equilibrare sia la parte morbida che quella acida anche se le note di acidità, freschezza e sapidità prendono leggermente il sopravvento. Un vino che colpisce però per la sua beva, per la sua fragranza e per la sua complicità nel farsi apprezzare. Le note citriche sono delicate ma permettono alla bocca di rimanere equilibrata e soprattutto pronta per accoglierne un altro sorso. Molto belle sono le sensazioni retro olfattive dove questa bottiglia di vino esprime tutta la propria potenzialità. Mandarino, limone, pompelmo e fiori bianchi, tornano a farsi sentire in modo molto fine ma persistente, lasciando un delicato e gustoso senso di freschezza e di giovinezza.
A dire il vero adesso che andiamo incontro alla bella stagione questa Ribolla Gialla lo vedrei fantastico come aperitivo, sulla spiaggia magari in buona compagnia. Se poi vorrete continuare la serata, fatevelo servire con delle cruditè di pesce oppure con un bellissimo spaghetto di vongole veraci. Evitate per quanto possibile il pomodoro, potrebbe risultare un abbinamento abbastanza “metallico”. Qui la temperatura di servizio è fondamentale. Se vorrete apprezzare questo vino in tutta la sua potenzialità, servitelo a 8°. La freschezza è la sua forza, ricordatelo!

Franchini Filippo 

lunedì 11 maggio 2015

LUCCA E GRANDI CRU: BINOMIO PERFETTO

Cala il sipario sulla 14ª edizione dell’anteprima Grandi Cru della costa Toscana svoltasi nell'incantevole scenario del Real Collegio di Lucca che ha visto la presentazione di 400 etichette tutte di alto livello. Espressione di una parte di Toscana compresa tra le province di Massa, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto, i Grandi Cru della costa subiscono l’influenza del Mar Tirreno, rendendo questa area di produzione unica e conosciuta in tutto il mondo. E’ proprio questa caratteristica, insieme alle varie tipologie di territorio a rendere questi vini unici, di grande interesse, rappresentando una vera eccellenza per tutta la Toscana. La tipicità e la peculiarità di ogni zona, di ogni territorio, di ogni singola azienda, rendono ogni assaggio una piacevole emozione che varia a seconda del vino degustato. Grandi e piccoli produttori hanno trovato la giusta sinergia per dare voce ad un territorio ricco di storia e dalle grandi potenzialità che non smettono mai di stupire.
I bellissimi saloni del Real Collegio hanno ospitato un vasto pubblico costituito da addetti ai lavori, giornalisti e semplici appassionati che si sono ritrovati in nome di un unico comune denominatore, il vino. Anzi il buon vino! Tante le aziende presenti che nella due giorni di esposizione, hanno offerto al pubblico intervenuto etichette di tutto rispetto a testimonianza di un movimento, quello dell’Associazione Grandi Cru Della Costa Toscana, in continua crescita e di indubbio valore qualitativo.

Tra i tanti assaggi effettuati mi permetto di segnalare alcune aziende che hanno carpito la mia attenzione soddisfacendo il mio personalissimo gusto di semplice appassionato. 

Fattoria Sardi Giustiniani (LU)
  •  Fattoria Sardi Vermentino 2014 – Doc Colline Lucchesi: vino dalla ottima vena acida, intensi profumi di fiori e frutta a polpa bianca e gialla. Buona struttura generale, intenso e persistente.
  • Fattoria Sardi Bianco 2014 – Doc Colline Lucchesi (Vermentino, Malvasia, Grechetto e Trebbiano Toscano): vino che gioca molto sui profumi e sull'aromaticità che si sprigiona nel bicchiere. Bouquet molto intrigante, fine ed elegante. Acidità e sapidità sono ben bilanciate dalla morbidezza che rendono questo vino una piacevole sorpresa.
 Tenuta Poggiorosso – Piombino (LI)
  •  Phylika 2014 Igt (Vermentino 100%): vino dal profumo delicato che ti colpisce di fioretto ma non di spada, con note di frutta tropicale, pompelmo rosa e minerali, persistente ed intenso. Incredibile freschezza e facilità di beva. Vino sapido dal gusto interessante.
  • Feronia 2014 Igt (Viognier 100%): Fin dal primo sorso, si avverte che sarà un vino che non potrà lasciarti indifferente per profumi e stile di produzione. Acidità, mineralità e sapidità riconfermano le caratteristiche del territorio su cui è prodotto.
  • Tages 2013 Igt (70% Merlot, 30% Sangiovese): dal colore rosso rubino intenso, questo blend si presenta con ottimi profumi di frutta rossa, delicato speziato e sentori vegetali. Una buona fusione di morbidezza, acidità e sapidità che lo rendono al quanto beverino. 
Caiarossa – Riparbella (PI)
  • Caiarossa 2009 Igt (principalmente Cabernet Franc (25%), Merlot (21%), Sangiovese (19%), Cabernet Sauvignon (18%). Presenti anche Petit Verdot (8%), Syrah (6 %) e Alicante (3%): blend che stupisce per complessità di profumi, fini ed eleganti. Di buona struttura generale, equilibra perfettamente le note morbide, acide, sapide e tanniche, lasciando la bocca pulita e decisamente armonica.

  •  Oro di Caiarossa 2010 Igt (Chardonnay e Viognier): questa vendemmia tardiva con successivo invecchiamento di parte del vino in barriques, si presenta con profumi decisi e netti di frutta disidratata che ricordano tanto il dattero e l’uvetta passa. L’ottima acidità bilancia egregiamente la parte dolce invitando l’amante di questa tipologia di vino a berne un altro sorso
Tenute delle Ripalte – Isola d’Elba (LI)

  • Bianco delle Ripalte 2014 Igt (90% Vermentino, 10% Petit Manseng): Vino di grande carattere, dalla spiccata mineralità, sapidità ed acidità. L’esposizione dei vigneti al mare è piacevolmente percettibile. Finale leggermente amaricante che rendono il tutto molto intrigante.
  • Rosato delle Ripalte 2014 Igt (100% Aleatico): questo aleatico in rosa come preferisce chiamarlo il produttore, spicca anche in questa versione “secca” per la sua complessa aromaticità fondendo sapidità, acidità e morbidezza in un unico bicchiere di vino. Stupisce per serbevolezza e persistenza aromatica.
  • Aleatico dell'Elba passito Alea Ludendo 2011 Docg (100% Aleatico): degna conclusione di una giornata interessante ed affascinante, questa perla dell’Isola d’Elba stupisce per complessità aromatica. Profumi di fiori, frutta secca e confettura di vario tipo. Di buona struttura generale colpisce per il suo estremo equilibrio riuscendo a non stancare mai la bocca. 
Filippo Franchini 







giovedì 7 maggio 2015

Irpinia Coda di Volpe Doc - Donnachiara

Azienda:                     Donnachiara
Vino:                          Irpinia Coda di Volpe Doc
Vitigni:                       Coda di Volpe 100%
Anno:                         2014
Gradi:                         13°
Fermentazione: a temperatura di 12° per c.ca 40 giorni
Affinamento: 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione

Quando parliamo di viticultura Campana, è impossibile non menzionare  un vitigno storico come la Coda di Volpe, dal quale si ottengono, soprattutto in Irpinia, ottimi vini.
All'ultimo Vinitaly ho avuto il piacere e la possibilità di degustare quello prodotto dell’azienda Donnachiara, che presentava l’annata 2014. Coltivata su terreno argilloso, questa Coda di Volpe in purezza, si presenta di un colore giallo paglierino intenso, dai profumi freschi, fini ed eleganti esprimendo a pieno titolo tutta la tipicità del vitigno stesso. Al naso spicca senza dubbio la nota fruttata, molto fresca ed intrigante. I deliziosi sentori agrumati, risultano senza dubbio quelli più importanti, accompagnati da delicate note di erbe aromatiche e fiori bianchi. Per i nasi più attenti ed allenati, non sfuggiranno alcune note vegetali che di fatto completano una gamma olfattiva di prim’ordine. La freschezza di tutti questi sentori è data dalla giovane età del vino che riescono a fondersi in un’ unica nota aromatica.
L’ingresso in bocca è un’altra piacevole sorpresa. Alcune spigolature denotano che il vino ha bisogno ancora di un po’ di bottiglia, ma si fa molto apprezzare per freschezza e ottima spalla acida facendo intravedere tutte le potenzialità di questo nettare di Bacco. Freschezza a serbevolezza, si uniscono degnamente ad una buona corposità del vino che di fatto lascia la bocca pulita ed asciutta pronta per degustarne un altro bicchiere. La chiusura leggermente amarognola conclude degnamente la fase gustativa, sottolineando senza dubbio la tipicità di questa ottima bottiglia di vino.
A vino deglutito, i sentori agrumati e di erbe aromatiche tornano immancabilmente a farsi sentire, lasciando una piacevole sensazione di freschezza. Con un periodo più lungo di bottiglia, il colore assumerà senza dubbio sfumature più dorate e le spigolature poco prima descritte lasceranno il posto a sensazioni più morbide. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un vino giovane dalle grandi potenzialità.
Per quanto riguarda l’abbinamento, è il classico vino che potremmo definire da tutto pasto, che sicuramente darà il meglio di se con piatti di pesce ed addirittura carni bianche. Una frittura mista oppure servito accompagnando della carne bianca senza pomodoro, potrebbero essere degli esempi molto calzanti. Mi raccomando di servire questa Coda di Volpe ad una temperatura di servizio non superiore ai 10°, ne apprezzerete tutta la sua bontà.


Filippo Franchini    

Beneventano Falanghina Igt - Donnachiara

Azienda:                     Donnachiara
Vino:                          Beneventano Falanghina Igt
Vitigni:                       Falanghina 100%
Anno:                         2013
Gradi:                        13°
Fermentazione: a temperatura di 12° per c.ca 40 giorni
Affinamento: 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione

La Falanghina sta alla Campania come il sole sta al mare! Vitigno dalle mille sfaccettature e dai mille utilizzi. Si possono ottenere vini spumanti, naturalmente fermi ed anche ottimi passiti, a testimonianza della versatilità di questo vitigno. Molto interessante il Beneventano Falanghina IGT (la Falanghina viene coltivata su terreno argilloso calcareo) anno 2013 prodotto dall’azienda Donnachiara, vino che rispecchia senza dubbio la tipicità del territorio.
Di colore giallo paglierino, questa Falanghina esprime netti profumi fruttati e floreali. Se per la frutta, albicocca, pera, banana ed agrumi fanno la parte del leone, per quanto riguarda i sentori floreali, biancospino ed acacia non sono da meno. Apprezzabili anche le note minerali che escono fuori dal bicchiere dopo le note sopra descritte. Una buona gamma olfattiva che rende questa Falanghina interessante e dalla buona persistenza aromatica.
Il vino non tradisce nemmeno in bocca dove la spiccata acidità e freschezza sono accompagnate da una buona avvolgenza e struttura generale rendendo il tutto fuso e sufficientemente equilibrato. La buona acidità e sapidità sono personalmente molto piacevoli, e il suo grado alcolico accompagna degnamente questo particolare bicchiere di vino. Visto la provenienza di questa Falanghina mi stupirei del contrario ma vi assicuro che è stata una piacevole sorpresa.
I sentori odorosi poco prima descritti rimangono anche a bicchiere vuoto facendo ad unisono con quelli retro-olfattivi, a testimonianza dell’eleganza di questa bottiglia.
Ottima la persistenza in bocca lasciando la stessa piacevolmente fresca e pronta ad un nuovo bicchiere di vino. Complessivamente questa Falanghina unisce finezza di profumi, acidità, freschezza e sapidità, con una buona struttura generale, tipica della Falanghina prodotta in questa zona della Campania.
Sull’abbinamento non ho dubbi. Carni bianche senza nemmeno pensarci su! Provatela con un bel coniglio ripieno magari con frittata, salvia ed un pizzico di rosmarino. Se poi vorrete aggiungere qualche altro ingrediente fate pure, il vino si sposerà degnamente con il vostro piatto. Anche qui mi raccomando la temperatura di servizio. Se vorrete esaltare il vostro piatto e godervi al massimo questa Falanghina, servitela a 10° gradi, il coniglio vi ringrazierà!

Franchini Filippo