giovedì 7 maggio 2015

Irpinia Coda di Volpe Doc - Donnachiara

Azienda:                     Donnachiara
Vino:                          Irpinia Coda di Volpe Doc
Vitigni:                       Coda di Volpe 100%
Anno:                         2014
Gradi:                         13°
Fermentazione: a temperatura di 12° per c.ca 40 giorni
Affinamento: 4 mesi in bottiglia prima della commercializzazione

Quando parliamo di viticultura Campana, è impossibile non menzionare  un vitigno storico come la Coda di Volpe, dal quale si ottengono, soprattutto in Irpinia, ottimi vini.
All'ultimo Vinitaly ho avuto il piacere e la possibilità di degustare quello prodotto dell’azienda Donnachiara, che presentava l’annata 2014. Coltivata su terreno argilloso, questa Coda di Volpe in purezza, si presenta di un colore giallo paglierino intenso, dai profumi freschi, fini ed eleganti esprimendo a pieno titolo tutta la tipicità del vitigno stesso. Al naso spicca senza dubbio la nota fruttata, molto fresca ed intrigante. I deliziosi sentori agrumati, risultano senza dubbio quelli più importanti, accompagnati da delicate note di erbe aromatiche e fiori bianchi. Per i nasi più attenti ed allenati, non sfuggiranno alcune note vegetali che di fatto completano una gamma olfattiva di prim’ordine. La freschezza di tutti questi sentori è data dalla giovane età del vino che riescono a fondersi in un’ unica nota aromatica.
L’ingresso in bocca è un’altra piacevole sorpresa. Alcune spigolature denotano che il vino ha bisogno ancora di un po’ di bottiglia, ma si fa molto apprezzare per freschezza e ottima spalla acida facendo intravedere tutte le potenzialità di questo nettare di Bacco. Freschezza a serbevolezza, si uniscono degnamente ad una buona corposità del vino che di fatto lascia la bocca pulita ed asciutta pronta per degustarne un altro bicchiere. La chiusura leggermente amarognola conclude degnamente la fase gustativa, sottolineando senza dubbio la tipicità di questa ottima bottiglia di vino.
A vino deglutito, i sentori agrumati e di erbe aromatiche tornano immancabilmente a farsi sentire, lasciando una piacevole sensazione di freschezza. Con un periodo più lungo di bottiglia, il colore assumerà senza dubbio sfumature più dorate e le spigolature poco prima descritte lasceranno il posto a sensazioni più morbide. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un vino giovane dalle grandi potenzialità.
Per quanto riguarda l’abbinamento, è il classico vino che potremmo definire da tutto pasto, che sicuramente darà il meglio di se con piatti di pesce ed addirittura carni bianche. Una frittura mista oppure servito accompagnando della carne bianca senza pomodoro, potrebbero essere degli esempi molto calzanti. Mi raccomando di servire questa Coda di Volpe ad una temperatura di servizio non superiore ai 10°, ne apprezzerete tutta la sua bontà.


Filippo Franchini    

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