Azienda: Donnachiara
Vino: Irpinia Coda di Volpe
Doc
Vitigni: Coda di Volpe 100%
Anno: 2014
Gradi: 13°
Fermentazione: a temperatura di 12° per c.ca 40
giorni
Affinamento: 4 mesi in bottiglia prima della
commercializzazione
Quando parliamo
di viticultura Campana, è impossibile non menzionare un vitigno storico come la Coda di Volpe, dal
quale si ottengono, soprattutto in Irpinia, ottimi vini.
All'ultimo
Vinitaly ho avuto il piacere e la possibilità di degustare quello prodotto dell’azienda
Donnachiara, che presentava l’annata 2014. Coltivata su terreno argilloso,
questa Coda di Volpe in purezza, si presenta di un colore giallo paglierino
intenso, dai profumi freschi, fini ed eleganti esprimendo a pieno titolo tutta
la tipicità del vitigno stesso. Al naso spicca senza dubbio la nota fruttata,
molto fresca ed intrigante. I deliziosi sentori agrumati, risultano senza
dubbio quelli più importanti, accompagnati da delicate note di erbe aromatiche
e fiori bianchi. Per i nasi più attenti ed allenati, non sfuggiranno alcune
note vegetali che di fatto completano una gamma olfattiva di prim’ordine. La
freschezza di tutti questi sentori è data dalla giovane età del vino che
riescono a fondersi in un’ unica nota aromatica.
L’ingresso in
bocca è un’altra piacevole sorpresa. Alcune spigolature denotano che il vino ha
bisogno ancora di un po’ di bottiglia, ma si fa molto apprezzare per freschezza
e ottima spalla acida facendo intravedere tutte le potenzialità di questo
nettare di Bacco. Freschezza a serbevolezza, si uniscono degnamente ad una
buona corposità del vino che di fatto lascia la bocca pulita ed asciutta pronta
per degustarne un altro bicchiere. La chiusura leggermente amarognola conclude
degnamente la fase gustativa, sottolineando senza dubbio la tipicità di questa
ottima bottiglia di vino.
A vino
deglutito, i sentori agrumati e di erbe aromatiche tornano immancabilmente a
farsi sentire, lasciando una piacevole sensazione di freschezza. Con un periodo
più lungo di bottiglia, il colore assumerà senza dubbio sfumature più dorate e
le spigolature poco prima descritte lasceranno il posto a sensazioni più
morbide. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un vino giovane dalle grandi
potenzialità.
Per quanto
riguarda l’abbinamento, è il classico vino che potremmo definire da tutto
pasto, che sicuramente darà il meglio di se con piatti di pesce ed addirittura
carni bianche. Una frittura mista oppure servito accompagnando della carne
bianca senza pomodoro, potrebbero essere degli esempi molto calzanti. Mi
raccomando di servire questa Coda di Volpe ad una temperatura di servizio non
superiore ai 10°, ne apprezzerete tutta la sua bontà.
Filippo
Franchini
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